Giovedì 19 e venerdì 20 gennaio, alle 20.45, al Teatro Verdi di Pordenone, in scena l'ottava commedia di Spiro Scimone, per la regia di Francesco Sframeli, in collaborazione con il Théâtre Garonne Toulouse.
Spiro Scimone, uno dei maggiori autori contemporanei, che all’estero è entrato nel repertorio della Comedie Francaise, porta sul palco del Teatro Verdi di Pordenone - con la regia di Francesco Sframeli - Amore, la rappresentazione di quattro vite comuni giunte al tramonto.
Due vecchietti, più arzilla lei più svanito lui, alle prese con pannoloni da cambiare e con dentiere da pulire, ritornano con la mente a un passato felice, fatto di baci appassionati, viaggi indimenticabili e focosi amori in albergo sotto le lenzuola, accanto al caminetto acceso. E poi ecco i due pompieri, che giungono sulla scena con un carrello da supermercato, uniti da un amore che vorrebbero quasi celare, pure loro a rivangare momenti indimenticabili, amarcord dietro un'autobotte.
Una storia di due amori, uno etero, uno omosessuale, entrambi vissuti con toni poetici e gesti amorevoli, in cui l'Eros diventa Thanatos, sino a quando le due coppie adagiate sulle loro tombe non si copriranno con delle lenzuola bianche. Entrambe le coppie si abbandonano ai ricordi, creando un universo parallelo abitato da memorie e rimpianti, giocose affettuosità, dimenticanze e amari sorrisi.
Un surreale universo parallelo di rimpianti, di ricordi e di giocose affettuosità: due coppie comuni, senza nome, il “vecchietto” e la “vecchietta”, il comandante e il pompiere, che forse stanno vivendo l’ultimo giorno della loro vita. Nel cast, Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Casale e Giulia Weber. Una commedia, testimonianza del fatto che “alla fine di tutto, il senso della vita si può trovare solo nell’amore”.